carta habitat

Perchè una carta dell’habitat?

Diritto alla casa, diritto alla città. Utopie? Libro dei sogni?
Il bilancio planetario delle concrete conquiste sui due fronti è spietato: non lascia spazio che a risposte affermative a queste domande. Ciò detto, non si può in ogni caso sottovalutare l’importanza che assume il riconoscimento di questi diritti in dichiarazioni e in linee programmatiche di organismi sovranazionali e, ancor più, il loro accoglimento negli ordinamenti giuridici di singoli paesi. Questo patrimonio di principi e di leggi, assieme al grande lavoro di scavo che lo ha generato, costituisce comunque una notevole ricchezza culturale che merita di essere tenuta viva e resa il più possibile operante.

C’è un divario nei tempi e nei modi con cui il riconoscimento dei due diritti è avvenuto; e questo non è casuale.
La necessità di garantire a tutti un’abitazione adeguata è affermata nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’Onu del 1981 e, riconfermata sempre dall’Onu nel Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali del 1966. L’Unione Europea arriva più tardi, quando nel 1996, aggiornando la versione originaria della Carta sociale europea del 1961, all’art. 31 (Parte I) afferma: «Tutte le persone hanno diritto all’abitazione».